COSA SIGNIFICA LE MERCOLEDÌ DELLE CENERI?
Il
Mercoledì delle ceneri (o Giorno delle ceneri o, più semplicemente, le Ceneri;
in latino: Feria quarta cinerum) è il mercoledì precedente la prima domenica di
quaresima che, nelle chiese cattoliche di rito romano e in molte chiese
protestanti, coincide con l'inizio della quaresima, periodo liturgico “forte” a
carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In
questo giorno tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza
e ad osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Da queste disposizioni
ecclesiastiche derivano alcune locuzioni fraseologiche come carnevale (dal
latino carnem levare, cioè “eliminare la carne”) o martedì grasso (l'ultimo
giorno di carnevale, vigilia delle Ceneri, in cui si può mangiare “di grasso”).
1
Il rito romano
La
parola “ceneri” richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che
caratterizza il primo giorno di quaresima, durante la quale il celebrante
sparge un pizzico di cenere benedetta, ricavata secondo la consuetudine
bruciando i rami d'ulivo benedetti nella Domenica delle palme dell'anno
precedente, sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità
della vita terrena e per spronarli all'impegno penitenziale della Quaresima.
Mentre impone le ceneri a ciascun fedele, il celebrante pronuncia infatti una
formula di ammonimento, scelta fra
Memento
homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris (da Genesi 3,19; in italiano:
«Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai») e Pænitemini, et credite
Evangelio (da Marco 1,15; in italiano: «Convertitevi e credete al Vangelo»). La
seconda formula è stata introdotta dalla riforma liturgica seguita al Concilio
Vaticano II con riferimento all'inizio della predicazione di Gesù e compare per
prima
nel messale Romano di Paolo VI; nella forma extraordinaria del rito romano si
usa solo la prima formula.
2
Il rito ambrosiano
Nel
rito ambrosiano, in cui la quaresima è posticipata di quattro giorni e inizia
la domenica immediatamente successiva (e in cui pertanto il carnevale termina
con il "sabato grasso"),l'imposizione delle ceneri avviene o in quella
stessa prima domenica di quaresima oppure, preferibilmente, il lunedì seguente.
Il giorno di digiuno e astinenza viene invece posticipato al primo venerdì di quaresima.
Mentre
la tradizione popolare meneghina fa risalire il proprio carnevale prolungato, o
“carnevalone”, a un “ritardo” annunciato dal vescovo di Milano sant'Ambrogio,
impegnato in un pellegrinaggio, nel tornare in città per celebrare i riti
quaresimali, in realtà la diversa datazione della festa mobile delle Ceneri dipende
da un consolidato e più antico computo cronologico dei quaranta giorni della
quaresima, conservato peraltro anche nel rito bizantino.
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