BEATO CLEMENTE RODRIGUEZ TEJERINA
Clemente Rodríguez Tejerina nacque a Santa Olaja de
“Tutte le notti, scrive
Maruja, sorella di Clemente, ci riuniva, tutti i fratelli, nella sala da pranzo
e pregava offrendo i suoi figli al Sacro Cuore. Inoltre chiedeva la
perseveranza di tutti noi. Apparteneva all’associazione delle “Maríe dei
Sacrari” e le feste eucaristiche avevano per lei un’importanza molto singolare,
tanto da far partecipare tutti noi figli alla preparazione degli altari,
curando fino ai più piccoli dettagli, mostrando in tutto ciò un grande amore al
Signore.”
In questo calore cassalingo subito Clemente cominciò ad essrre cosciente della propria vocazione. Così, a solo 11 ani esce dalla casa paterna per andare al seminoario minore que gli Oblati avevano a Urnieta (Guipúzcoa). Il 5 Luglio del 1934 cominció il noviziado a Las Arenas (Vizcaya) e fece la sua prima oblazione il 16 Luglio del 1935, giorno emozionante, poichè tutti i neo-professi uscirono piangendo. Lo stesso giorno viaggiarono di notte in treno fino a Pozuelo (Madrid) e, trascorso il tempo delle vacanze in comunità, Clemente cominciò i suoi studi ecclesiastici. Si dedicava con molta serietà alla sua formazione religiosa e intellettuale. Nel carattere era tutto bontà e mansuetudine. Non pestava con rumore, pestava con sicurezza. Era l’uomo buono e servizievole.
Detenzione e martirio
Appena terminato il primo corso, il 16 Luglio del 1936, Clemente rinnovó i suoi voti e sei giorni più tardi, il 22 Luglio, fu rinchiuso con tutta la comunità nel proprio convento e, due giorni dopo, portato con tutti a Madrid, alla Direzione Generale di Sicurezza, per essere rimesso in libertà il giorno successivo.
Dopo essersi rifugiato prima nella casa provinciale e dopo che questa fu confiscata, si trasferì in una pensione. Il 15 ottobre del 1936 fu fermato di nuovo e portato al Carcere Modelo. Là incontra quegli Oblati che non aveva visto dalla fuga da Pozuelo e più in seguito, insieme ai suoi fratelli religiosi, sarà trasportato a San Antón. Da lì fu “portato via” insieme ad altri 12 Oblatos e martirizzato a Paracuellos del Jarama il 28 novembre del 1936. Era il più piccolo del gruppo: aveva solamente 18 anni.
In questo calore cassalingo subito Clemente cominciò ad essrre cosciente della propria vocazione. Così, a solo 11 ani esce dalla casa paterna per andare al seminoario minore que gli Oblati avevano a Urnieta (Guipúzcoa). Il 5 Luglio del 1934 cominció il noviziado a Las Arenas (Vizcaya) e fece la sua prima oblazione il 16 Luglio del 1935, giorno emozionante, poichè tutti i neo-professi uscirono piangendo. Lo stesso giorno viaggiarono di notte in treno fino a Pozuelo (Madrid) e, trascorso il tempo delle vacanze in comunità, Clemente cominciò i suoi studi ecclesiastici. Si dedicava con molta serietà alla sua formazione religiosa e intellettuale. Nel carattere era tutto bontà e mansuetudine. Non pestava con rumore, pestava con sicurezza. Era l’uomo buono e servizievole.
Detenzione e martirio
Appena terminato il primo corso, il 16 Luglio del 1936, Clemente rinnovó i suoi voti e sei giorni più tardi, il 22 Luglio, fu rinchiuso con tutta la comunità nel proprio convento e, due giorni dopo, portato con tutti a Madrid, alla Direzione Generale di Sicurezza, per essere rimesso in libertà il giorno successivo.
Dopo essersi rifugiato prima nella casa provinciale e dopo che questa fu confiscata, si trasferì in una pensione. Il 15 ottobre del 1936 fu fermato di nuovo e portato al Carcere Modelo. Là incontra quegli Oblati che non aveva visto dalla fuga da Pozuelo e più in seguito, insieme ai suoi fratelli religiosi, sarà trasportato a San Antón. Da lì fu “portato via” insieme ad altri 12 Oblatos e martirizzato a Paracuellos del Jarama il 28 novembre del 1936. Era il più piccolo del gruppo: aveva solamente 18 anni.
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