MADRE MARGHERITA DE BRINCAT
Virginia
Debrincat nacque a Kercem nell’isola di Gozo (Malta) il 28 novembre 1862, sesta
di 10 figli e sin da piccola manifestò una forte inclinazione a vivere in
solitudine, chiedendo una stanzetta tutta per sé, per stare più raccolta e
seguiva volentieri la madre e sorella in chiesa, per le funzioni religiose.
Terminate
le scuole elementari con buoni risultati, proseguì gli studi privatamente di
italiano e francese, giacché le buone condizioni della famiglia lo
permettevano, conseguendo un ottimo risultato, parlando correttamente le due
lingue.
Imparò
a lavorare il merletto a tombolo, che dava la possibilità di un modesto
guadagno; e privatamente nel 1876 a 14 anni, fece il voto di castità con il
consiglio del suo direttore spirituale.
L’8
dicembre 1877 entrò a far parte dell’Associazione delle “Dodici Stelle del
Sacro Cuore di Gesù”. L’Associazione aveva avuto inizio nel 1876 da un gruppo
di ragazze di Rabat, sotto la guida di don Giuseppe Diacono, dopo aver letto il
libro scritto dal sacerdote Gaspare Olmi “La sposa del Sacro Cuore”.
In
breve tempo alcune di queste ragazze, tra cui Virginia, decisero di consacrarsi
completamente al Signore, sotto la guida di don Diacono, che fu l’artefice
della trasformazione dell’Associazione in Congregazione, che ebbe inizio
ufficialmente il 18 dicembre 1880, con il nome di ‘Casa di carità’.
Virginia
dopo varie richieste, il 5 febbraio 1881 venne accolta nel gruppo e il 20 dello
stesso mese ne indossò l’abito; dopo due anni, nel 1883 fece la prima
professione e quando l’8 dicembre 1887 pronunciò i voti perpetui, cambiò il
nome in Margherita del Sacro Cuore.
In
quel periodo aumentò la sua preparazione culturale imparando a parlare oltre il
maltese, francese e italiano, anche il greco moderno e l’inglese; fu subito
nominata segretaria generale accanto al fondatore, nel frattempo il 13 ottobre
la Congregazione ebbe l’approvazione diocesana, prendendo il nome di “Suore
Francescane del Sacro Cuore di Gesù”.
Nel
1888 la giovane Congregazione rischiò l’estinzione a causa dei molti debiti
contratti per la ristrutturazione della casa madre e per contrasti sorti tra il
vescovo locale e don Diacono. Per ispirazione divina Madre Margherita lasciò
B’Kara nell’isola di Malta dove si trovava e raggiunse la casa madre di Rabat
nell’isola di Gozo, proprio quando si stava prendendo la dolorosa decisione.
Il
suo arrivo sorprese la Comunità, provocando i rimproveri di don Diacono, che
alla fine le chiese se voleva assumersi la responsabilità dell’Opera. “Sì con
l’aiuto di Dio, sento di poter prendere tutto, assolutamente tutto” rispose; da
quando era arrivata non faceva altro che ripetere: “La Congregazione è opera di
Dio”, stupendo tutti, che la conoscevano per la sua umiltà e modestia e a 27
anni si mise alla guida delle ‘Suore Francescane del Sacro Cuore di Gesù’,
divenendone superiora generale per lunghi periodi e poi come vicaria per un
totale di 50 anni.
Con
la collaborazione del vescovo diocesano seppe superare quel sofferto momento,
anche le suore andarono aumentando, si aprirono nuove case e iniziarono nuove
attività apostoliche: asili, scuole, case di accoglienza per i giovani. Ben
presto la Congregazione superò i confini di Malta e Gozo per estendersi a Corfù
e Grecia, per assistere la colonia maltese; poi arrivò in Sicilia e Roma e ancora
in Etiopia.
Il
segreto della fortezza d’animo di Madre Margherita è nel voler vivere in
atteggiamento eucaristico, come Gesù che si rapporta con il Padre e con noi in
maniera eucaristica: silenziosa, nascosta, generosa, totale.
Nell’Eucaristia
vi è l’intimo del Cuore di Gesù; per questo le tre componenti della
spiritualità delle Francescane del Sacro Cuore di Gesù sono: adorazione,
immolazione, riparazione. E questo trinomio che forgiò “una piccola, piccola
bambina” come amava descriversi Madre Margherita, in un donna con
un’eccezionale forza di carattere.
Grandi
e dolorose sofferenze fisiche e morali accompagnarono la sua vita, specie negli
ultimi dieci anni della sua esistenza. Morì il 22 gennaio 1952 nella casa madre
di Vittoria (Gozo) accompagnata da grande fama di santità. La causa per la sua
beatificazione si aprì a Gozo nel 1987 e prosegue a Roma.
Oggi
la Congregazione ha 122 anni ed è estesa nei Cinque Continenti, specie in
Kenia, Terra Santa, Brasile, Pakistan oltre i Paesi già citati.
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