VENERABILE ISTAVAN KASZAP
István Kaszap nacque il
25 marzo 1916 a Székesfehérvár in una famiglia profondamente cattolica di
cinque figli. Frequentò il liceo cistercense della sua città natale. I suoi
compagni di liceo lo ricordano come un ragazzo disponibile, amabile, delicato e
puro di cuore. Durante gli esercizi spirituali dell'ultimo anno del liceo
decise di fare il gesuita. Si sentì attratto dal modo di vivere la povertà e
dall'entusiasmo per il regno di Cristo dei gesuiti. Entrò nella casa dei novizi
a Buda nell'estate del 1934 e cominciò a vivere la vita religiosa con completa
dedizione. Tuttavia in dicembre fu colpito da un'infezione virale che gli
provocò febbre alta e foruncoli in tutto il corpo. A marzo fu trasportato
all'ospedale in pericolo di morte e fu sottoposto ad un'operazione seria. Il
trattamento delle piaghe gli causò dolori forti, ma lui lo sopportò con
pazienza eroica che colpì tutti. A luglio poté tornare al noviziato, ma le
piaghe ricomparvero e il padre maestro tristemente lo mandò a casa dai suoi
genitori, ma gli promise di poter tornare all'ordine subito dopo la guarigione.
A casa si riprese tanto
che si fece togliere le tonsille marce sperando, in questo modo, di eliminare
la causa della malattia. Tuttavia poco tempo dopo dall'operazione si creò un
tumore nella gola. Fu portato presso l'ospedale locale dove i medici dovettero
praticargli una laringotomia. Ma anche dopo continuò a soffocarsi. Chiese di
parlare con un sacerdote, ma quando il sacerdote arrivò, István aveva già perso
coscienza. La sua lettera di addio comprendeva poche linee ed era diretta ai
suoi genitori, la ritrovarono sul tavolino accanto al letto: «Addio. Ci vediamo
lì su. Non piangete, questo è il mio compleanno celeste. Che Dio vi benedica.»
Spirò il 17 dicembre 1935.
La sua fama di santità
si diffuse tra la gente subito dopo la sua morte, la sua tomba divenne meta di
molti pellegrini e altrettante persone ricevettero grazie attribuite alla sua
intercessione. Il suo processo di beatificazione fu iniziato nel 1941 e la
traduzione dei documenti raccolti verso latino fu riferita alla congregazione
competente nel 1947. Nell'autunno del 1948 il cardinale Mindszenty, insieme ad
altri vescovi, visitò la tomba di István Kaszap. Nel 1949 l'Autorità per la
Protezione dello Stato pignorò l'edificio della segreteria della sua causa e
diede fuoco alla maggior parte dei documenti raccolti, tra questi vi erano dei
documenti che attestavano più di 20 mila grazie ricevute. Ciononostante la sua
memoria e la sua venerazione continuarono e nel 1984 i suoi ex-compagni di
noviziato celebrarono una messa nella chiesa di Prohászka a Székesfehérvár in
occasione del 50o anniversario del suo ingresso nell'ordine. Il suo processo di
beatificazione è stato ripreso nel 1990.
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