Post

Visualizzazione dei post da 2019

BEATO JOSE VAZ DELL’ORATORIO

Immagine
La vita di San José Vaz, sacerdote dell’Oratorio di Goa ed evangelizzatore di Ceylon (oggi Sri Lanka), parafrasando il titolo di una sua biografia, potrebbe essere sintetizzata in questi termini: “l’epopea di un uomo libero che si fa schiavo per evangelizzare”. Nell’omelia della Messa di beatificazione, celebrata a Colombo il 21 gennaio del 1995, Giovanni Paolo II affermava: “In considerazione di tutto ciò che P. Vaz fu e fece, di come lo fece e delle circostanze nelle quali riuscì a svolgere la grande opera di salvare una Chiesa in pericolo, è giusto salutarlo come il più grande missionario cristiano che l’Asia abbai mai avuto”. Ebbero coscienza di questa straordinaria grandezza già i suoi confratelli, uno dei quali, il P. Saldanha, scriveva a Goa il 17 gennaio 1711, mentre P. Vaz era esposto alla venerazione dei fedeli nella chiesa cattolica di Kandy: “Il 16 gennaio si è spento il venerabile P. Vaz, Vicario generale di questa missione e padre dei missionari. Il dolore e l

SANT’ILARIO IL GRANDE

Immagine
Sant’Ilario di Poitiers è una delle grandi figure di Vescovi del IV secolo. Di famiglia agiata, ricevette una solida formazione letteraria, ben riconoscibile nei suoi scritti. Non sembra che sia cresciuto in un ambiente cristiano. Egli stesso ci parla di un cammino di ricerca della verità, che lo condusse man mano al riconoscimento del Dio creatore e del Dio incarnato, morto per darci la vita eterna. Battezzato verso il 345, fu eletto vescovo di Poitiers intorno al 353-354. Negli anni successivi Ilario scrisse la sua prima opera, il Commento al Vangelo di Matteo. Si tratta del più antico commento in lingua latina che ci sia pervenuto di questo Vangelo. Nel confronto con gli ariani, che consideravano il Figlio di Dio Gesù una creatura, sia pure eccellente, ma solo creatura, Ilario ha consacrato tutta la sua vita alla difesa della fede nella divinità di Gesù Cristo, Figlio di Dio e Dio come il Padre, che lo ha generato fin dall’eternità. Nel 356 Ilario assiste come Vescovo al sinodo

SUOR GIOVANNA BENIGNA (JEANNE BÈNIGNE) GOJOS MONACA VISITANDINA

Immagine
Nel gennaio 1623 la salma di S. Francesco di Sales, durante la traslazione da Lione ad Annecy, per una notte venne accolta in casa Gojos. A vegliarlo, tra gli altri, c’era la piccola Jeanne. Aveva solo sette anni, ma quella notte vide cambiare la sua vita. Era nata il 20 luglio 1615 a Viuz (Véronay), nella diocesi di Ginevra, in una famiglia profondamente cristiana e fu battezzata due giorni dopo, festa di S. Maria Maddalena. Era una bambina dolce e bella, amata in famiglia, in particolare dal nonno paterno Anthelme, uomo ricco e ben considerato in paese per la carità che aveva verso i poveri. A quattro anni Jeanne era stata colpita dal vaiolo che lasciò alcuni segni sul suo volto e, ancora adolescente, fu protagonista di una caduta da cavallo, ma il Signore la preservò per una strada mirabile che avrebbe dovuto percorrere. Il nonno l’accolse nella casa di Ville de Fernay (nei pressi di S. Rambert) per seguirne l’educazione e così ricevette una discreta istruzione, imparò a can

MADRE MARIA PAOLA MUZZEDDU

Immagine
Paola Muzzeddu nacque ad Aggius, piccolo centro della Gallura in provincia di Sassari, quarta di undici figli, da Giovanni Battista e Serra Francesca il 26 febbraio 1913 e ricevette il Battesimo il 24 marzo, vigilia dell’Annunciazione. E’ alla scuola della mamma, semplice,  dignitosa e paziente nelle difficoltà familiari, che la piccola Paola incominciò ad apprendere lo spirito di docilità e di sacrifico. Trascorse la fanciullezza e la giovinezza nel proprio paese, ad eccezione della parentesi nel continente dall’ottobre 1926 all’estate 1931. Nel 1937 si trasferì a Sassari, dove frequentò i Corsi di taglio e cucito: qui incominciò a vivere con Maria Lepori, con la quale condivideva gli ideali religiosi e che fu la sua prima consorella,e, avviato il lavoro di sartoria, diede inizio all’accoglienza delle giovani. Nel dicembre 1943, sfollata in seguito ai bombardamenti, dapprima ad Aggius e dopo a Viddalba – Li Reni, ricevette l’ispirazione di dar vita ad una comunità religiosa, nell

SAN BONAVENTURA

Immagine
Bonaventura da Bagnoregio visse a cavallo della metà del XIII secolo, in un’epoca in cui la fede cristiana, penetrata profondamente nella cultura e nella società dell’Europa, ispirò imperiture opere nel campo della letteratura, delle arti visive, della filosofia e della teologia. Tenendo presente velocemente le condizioni ambientali di quel torno di tempo, di rinnovamento e di crisi, colpisce la sicurezza con cui Bonaventura affronta le varie situazioni con grande carattere e sicura certezza, manifestando uno spirito perfettamente guidato da un fine ben determinato, ossia l’amore di Dio e le vie che a Dio conducono, specialmente con la scienza della teologia. Per realizzare tale fine, Bonaventura non esita ad accogliere sia dai pensatori precedenti sia dai contemporanei tutto ciò che gli permette di realizzare il suo disegno, permettendogli di formarsi un pensiero proprio e autonomo, il cui tono e carattere non è prescindibile dalla preoccupazione di guida intellettuale dell’Ordi

SAN MICHELE ARCANGELO

Immagine
Il 29 settembre la Liturgia della Chiesa ricorda la festività di San Michele Arcangelo. In un’epoca in cui le forze del male hanno enorme libertà di azione, fuorviando e rapendo anime, la figura di San Michele assume un valore di prim’ordine. Il suo nome deriva dall’espressione «Mi-ka-El», che significa «chi è come Dio?» e poiché nessuno è come l’Onnipotente, l’Arcangelo combatte tutti coloro che si innalzano con superbia, sfidando l’Altissimo.  Nella Sacra Scrittura è citato cinque volte:  nel libro di Daniele, di Giuda, nell’Apocalisse e in tutti i brani biblici è considerato «capo supremo dell’esercito celeste», ovvero degli angeli in guerra contro il male. Nella Tradizione Michele è l’antitesi di Lucifero, capo degli angeli che decisero di fare a meno di Dio e perciò precipitarono negli Inferi. Michele, generale degli angeli, è colui che difende la Fede, la Verità e la Chiesa. Dante (1265-1321) illustra mirabilmente la bellezza e la potenza di questo Principe celeste e la su