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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

SAN GIOVANNI XXIII (ANGELO GIUSEPPE RONCALLI)

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Papa dal 04/11/1958 al 03/06/1963 Angelo Roncalli nacque a Sotto il Monte, piccolo borgo del bergamasco, il 25 novembre 1881, figlio di poveri mezzadri. Divenuto prete, rimase per quindici anni a Bergamo, come segretario del vescovo e insegnante al seminario. Allo scoppio della prima guerra mondiale fu chiamato alle armi come cappellano militare. Inviato in Bulgaria e in Turchia come visitatore apostolico, nel 1944 è Nunzio a Parigi, per divenire poi nel 1953 Patriarca di Venezia. Il 28 ottobre 1958 salì al soglio pontificio, come successore di Pio XII, assumendo il nome di Papa Giovanni XXIII. Avviò il Concilio Vaticano II, un evento epocale nella storia della Chiesa. Morì il 3 giugno 1963. Un breve ma intenso pontificato, durato poco meno di cinque anni, in cui egli riuscì a farsi amare dal mondo intero. È stato beatificato il 3 settembre del 2000 e canonizzato il 27 aprile 2014.

SAN NICOLA DA TOLENTINO

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Nacque nel 1245 a Castel Sant'Angelo in Pontano nella diocesi di Fermo. A 14 anni entrò fra gli eremitani di sant'Agostino di Castel Sant'Angelo come oblato, cioè ancora senza obblighi e voti. Più tardi entrò nell'ordine e nel 1274 venne ordinato sacerdote a Cingoli. La comunità agostiniana di Tolentino diventò la sua «casa madre» e suo campo di lavoro il territorio marchigiano con i vari conventi dell'Ordine, che lo accoglievano nell'itinerario di predicatore. Dedicava buona parte della sua giornata a lunghe preghiere e digiuni. Un asceta che diffondeva sorriso, un penitente che metteva allegria. Lo sentivano predicare, lo ascoltavano in confessione o negli incontri occasionali, ed era sempre così: veniva da otto-dieci ore di preghiera, dal digiuno a pane e acqua, ma aveva parole che spargevano sorriso. Molti venivano da lontano a confessargli ogni sorta di misfatti, e andavano via arricchiti dalla sua fiducia gioiosa. Sempre accompagnato da voci di miraco

SANTA CECILIA

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Al momento della revisione del calendario dei santi tra i titolari delle basiliche romane solo la memoria di santa Cecilia è rimasta alla data tradizionale. Degli altri molti sono stati soppressi perché mancavano dati o anche indizi storici riguardo il loro culto. Anche riguardo a Cecilia, venerata come martire e onorata come patrona dei musicisti, è difficile reperire dati storici completi ma a sostenerne l'importanza è la certezza storica dell'antichità del suo culto. Due i fatti accertati: il «titolo» basilicale di Cecilia è antichissimo, sicuramente anteriore all'anno 313, cioè all'età di Costantino; la festa della santa veniva già celebrata, nella sua basilica di Trastevere, nell'anno 545. Sembra inoltre che Cecilia venne sepolta nelle Catacombe di San Callisto, in un posto d'onore, accanto alla cosiddetta «Cripta dei Papi», trasferita poi da Pasquale I nella cripta della basilica trasteverina. La famosa «Passio», un testo più letterario che storico, a

SANTA TERESA DI GESU BAMBINO

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Nasce Alençon (Francia), 2 gennaio 1873 e muore a Lisieux, 30 settembre 1897. La Francia dell'Ottocento è il primo paese d'Europa nel quale cominciò a diffondersi la convinzione di poter fare a meno di Dio, di poter vivere come se egli non esistesse. Proprio nel paese d'Oltralpe, tuttavia, alcune figure di santi, come Teresa di Lisieux, ricordarono che il senso della vita è proprio quello di conoscere e amare Dio. Teresa nacque nel 1873 in un ambiente profondamente credente. Di recente anche i suoi genitori sono stati dichiarati beati. Ella ricevette, dunque, una educazione profondamente religiosa che presto la indusse a scegliere la vita religiosa presso il carmelo di Lisieux. Qui ella si affida progressivamente a Dio. Su suggerimento della superiora tiene un diario sul quale annota le tappe della sua vita interiore. Scrive nel 1895: «Il 9 giugno, festa della Santissima Trinità, ho ricevuto la grazia di capire più che mai quanto Gesù desideri essere amato». All'a

SANT'AGOSTINO

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Sant'Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia - attualmente Souk-Ahras in Algeria - il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dalla madre riceve un'educazione cristiana, ma dopo aver letto l'Ortensio di Cicerone abbraccia la filosofia aderendo al manicheismo. Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce sant'Ambrogio. L'incontro si rivela importante per il cammino di fede di Agostino: è da Ambrogio che riceve il battesimo. Successivamente ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo. Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche - quest'ultime riflettono l'intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita - sono tutt'ora studiate. Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottor

SANT' ANTONIO DI PADOVA

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Fernando di Buglione nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entra nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo vive nell'eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, inizierà poi a predicare in Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell'Italia settentrionale proseguendo nell'opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sen

SAN PIETRO CHANEL

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È il primo martire dell’Oceania. Fu infatti ucciso il 28 aprile 1841 sull’isola di Futuna, una delle Fiji. Francese, era nato a Cuet il 12 luglio 1803 in una famiglia di contadini, a 21 anni entrò in Seminario a Bourg, venendo ordinato sacerdote il 15 luglio 1827. Fu vicario ad Amberieu e a Gex e per quattro anni parroco a Crozet. Sin dal Seminario tuttavia sentì il richiamo della missione, alimentato dalla frequentazione di una comunità di padri Maristi. Fu così che ebbe il compito di guidare il primo gruppo di missionari in Oceania. Il 12 novembre 1837 la spedizione giunse a Futuna, isola divisa in due da una montagna e da due tribù in guerra tra loro. Ben presto il Vangelo fece presa soprattutto tra i giovani incontrando l’ostilità degli anziani. Il Battesimo del figlio del capotribù che aveva accolto il missionario segnò la condanna a morte di Pietro che fu ucciso per incarico del capotribù Niuliki. Pietro Chanel, beatificato il 17 novembre 1889, fu iscritto nell’albo dei sant

SAN JUAN DIEGO

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Juan Diego, nato verso il 1474 e morto nel 1548, che prima di convertirsi al cattolicesimo portava un affascinante nome azteco, Cuauhtlotatzin, che sta a significare “colui che parla come un’aquila”. Con lo sbarco degli spagnoli nelle terre del continente latino-americano aveva avuto inizio la lunga agonia di un popolo che aveva raggiunto un altissimo grado di progresso sociale e religioso. Il 13 agosto 1521 segno’ il tramonto di questa civiltà. Tenochtitlan, la superba capitale del mondo atzeco, fu saccheggiata e distrutta. L’immane tragedia che ha accompagnato la conquista del Messico da parte degli spagnoli, sancisce per un verso la completa caduta del regno degli aztechi e per l’altro l’affacciarsi di una nuova cultura e civiltà originata dalla mescolanza tra vincitori e vinti. E’ in questo contesto che, dieci anni dopo, va collocata l’apparizione della Madonna a un povero indio di nome Juan Diego, nei pressi di Città del Messico. La mattina del 9 dicembre 1531, mentre s

BEATA MARIA VERGINE DI GUADALUPE

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L'apparizione, il 9 dicembre 1531, della "Morenita" all'indio Juan Diego, a Guadalupe, in Messico, è un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. L'evento guadalupano fu un caso di “inculturazione” miracolosa: meditare su questo evento significa oggi porsi alla scuola di Maria, maestra di umanita’ e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l'immagine misteriosa sulla tilma del veggente messicano, che la Chiesa ha di recente proclamato santo. L’apparizione, nel XVI secolo, della “Virgen Morena” all’indio Juan Diego e’ un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. La basilica ove attualmente si conserva l'immagine miracolosa e’ stata inaugurata nel 1976. Tre anni dopo e’ stata visitata dal papa Giovanni Paolo II, che dal balcone della facciata su cui sono scritte in caratteri d'oro le parole della Madonna a

BEATA CHIARA LUCE BADANO

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Visse a Sassello con il padre Ruggero, camionista, e la madre Maria Teresa, casalinga. Volitiva, tenace, altruista, di lineamenti fini, snella, grandi occhi limpidi, sorriso aperto, ama la neve e il mare, pratica molti sport. Ha un debole per le persone anziane che copre di attenzioni. A nove anni conosce i ‘Focolarini’ di Chiara Lubich ed entra a fare parte dei ‘Gen’. Dai suoi quaderni traspare la gioia e lo stupore nello scoprire la vita. Terminate le medie a Sassello si trasferisce a Savona dove frequenta il liceo classico. A sedici anni, durante una partita a tennis, avverte i primi lancinanti dolori ad una spalla: callo osseo la prima diagnosi, osteosarcoma dopo analisi più approfondite. Inutili interventi alla spina dorsale, chemioterapia, spasmi, paralisi alle gambe. Rifiuta la morfina che le toglierebbe lucidità. Si informa di tutto, non perde mai il suo abituale sorriso. Alcuni medici, non praticanti, si riavvicinano a Dio. La sua cameretta, in ospedale prima e a casa poi

SANTA BIRGITTA DI SVEZIA

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Santa Birgitta, nacque nel giugno 1303 nel castello di Finsta presso Uppsala in Svezia; suo padre Birgen Persson era ‘lagman’, cioè giudice e governatore della regione dell’Upplan, la madre Ingeborga era anch’essa di nobile stirpe.   In effetti Brigida apparteneva alla nobile stirpe dei Folkunghi e discendeva dal pio re cristiano Sverker I; ebbe altri sei fratelli e sorelle e le fu imposto il nome di Brigida, in onore di santa Brigida Cell Dara († 525), monaca irlandese, della quale i genitori erano devoti.   Dopo la morte della madre, a 12 anni fu mandata presso la zia Caterina Bengtsdotter, a completare la propria formazione; ancora fanciulla, Brigida dopo aver ascoltato una predica sulla Passione di Gesù, ebbe con Lui un profondo colloquio che le rimase impresso per sempre nella memoria.   Alla domanda: “O mio caro Signore, chi ti ha ridotto così?”, si sentì rispondere: “Tutti coloro che mi dimenticano e disprezzano il mio amore!”. La bambina decise allora di amare Gesù con

MARCELLO G.B. CHAMPAGNAT

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Marcello G.B. Champagnat né prete della società di Maria e Fondatore dei “ Fratelli Maristi delle scuole”. Nasce a Marlhes nel Lionese, in Francia, il 20 maggio 1789. Figlio della Rivoluzione. Accanto alla madre e alla zia suora assapora le idee cristiane. Sulle orme del padre, colonnello giacobino, impara la vita dei campi e sente l’orrore della Rivoluzione. A 15 anni la domanda di un sacerdote, zingaro di Dio: << Vuoi farti prete?>>, lo arpione. Entra in seminario. Sacerdote nel 1816, è destinato come viceparroco a La Valla: un piccolo pugno di case sulle pendici del Monte Pilat. 28 ottobre 1816, Palais: due case e una stalla, dove G.B. Montagne, di anni 17 sta morendo. Arriva Marcellino e si accorge subito che Dio non ha ancora trovato posto nell’animo di quel giovane.  Di fronte a quel rantolo Marcellino vede finire un’epoca. Torna a La Valla con il cuore in disfatta e ripentendosi: << Ci vogliono dei Fratelli!>> 2 gennaio 1817 nasce la Congre

FUERZA ECUADOR !!!!

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Carissimi lettori del blog La Storia dei Santi, ci uniamo in preghiera per le vettime del terremoto 7.9 accaduto il 16 aprile 2016 ore 18:50 in Ecuador: Oremos por #Ecuador Pray for #Ecuador #FuerzaEcuador

SAN GIROLAMO EMILIANI

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San Girolamo nacque a Venezia nel 1486 dalla famiglia patrizia dei “Miani” da Angelo a da Dionora Morosini. Ebbe una sorella di nome Cristina e tre fratelli: Carlo,Marco e Luca. Perduto il padre all’età di 15 anni, nel 1511 fu mandato come provveditore a Castelnuovo di Quero. Fatto prigioniero durante un assalto al castello, riacquistò la libertà per l’intervento prodigioso della Madonna. Intorno al 1525 ci fu nella sua vita una profonda trasformazione spirituale. L’incontro con la Campagnia del Divino Amore e la terribile carestia, che nel 1528 devastò l’Italia, accesero in lui l’amore per i poveri. Per sfamarli consumò in poco tempo tutto quello che possedeva. Fu proposto all’Ospedale del Bersaglio, vero rifugio d’ogni miseria. Qui la sua attenzione fu attratta soprattutto dai bambini senza genitori e senza casa. Aprì per loro una casa e andò a vivere con loro. In seguito ampliò la sua opera nell’ospedale degli Incurabili. Nel 1532 il Vescovo di Bergamo lo invitò nella sua Dio

SAN FILIPPO NERI

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Filippo neri nacque a Firenze nel 1515. Sui vent’anni, dopo aver rinunciato a far fortuna in questo mondo, si recò a Roma. Qui condusse una vita che a noi parrebbe a dir poco strana: rimasto laico, viveva in città quasi come un eremita, alternando alla preghiera e ai pellegrinaggi alla varie basiliche e alle catacombe, un sorridente apostolato tra la varia e non propriamente devota umanità del tempo. Alla preghiera corrispondeva un maggior impegno apostolico e San Filippo fu tra i fondatori e, certo, l’animatore principale di una nuova confraternita, quella della Santissima Trinità dei Pellegrini, che si segnalò per la sua opera di assistenza durante l’Anno Santo del 1550. E’ celebre la frase che egli ripeteva ai confratelli al termine del turno di adorazione, durante le Quarant’ore: << La vostra ora di preghiera è terminata, ma non l’ora di fare il bene>>. Però solo nel 1551, obbedendo al suo confessore, che vedeva in lui i segni della vocazione, Filippo accettò d

PADRE LEONE GIOVANNI DEHON

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Padre Leone Giovanni Dehon che nasce il 14 marzo 1843 a La Capelle, paese dell’Aisn nel Nord Est della Francia. La famiglia è della media borghesia. A 21 anni consegue il dottorato in legge ma si sente attratto al sacerdozio. L’ha espresso più volte, ma ha ricevuto sempre un diniego, soprattutto dal padre, che tenta l’arma dei viaggi per distogliere il figlio dall’idea di farsi prete. I viaggi diventano per Leone fonte di conoscenza, di cultura. Visita diverse nazioni dell’Europa, scende in Medio Oriente, arriva a Roma. Qui entra nel seminario per gli studi della teologia che conclude in modo brillante con il conseguimento dio tre lauree. Partecipa come stenografo al Concilio Vaticano I, esperienza preziosa che lo pone a contatto col cuore della Chiesa. Nel 1868 è consacrato sacerdote. Nel diario annota: << Mi alzai sacerdote, posseduto da Gesù, tutto ripieno di lui, del suo amore per il Padre, del suo zelo per le anime, del suo spirito di preghiera e di sacrificio>>.

SAN FRANCESCO MARIA DA CAMPOROSSO

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Nacque a Camporosso il 27 dicembre 1804. Coltivatore di campi, ascoltò a 18 anni l’invito di un frate ed entrò nel convento dei Frati Minori Conventuali, a Sestri Ponente, dove si vestì l’abito di terziario col nome di frà Antonio. Poco tempo dopo fece il suo noviziato presso i Cappuccini nel convento genovese di S. Barnaba ( 1825-26). Emessa la professione col nome di Francesco Maria, venne assegnato al convento della SS. Concezione, in Genova, dove rimase fino alla morte. Fu destinato inizialmente agli umili uffici di aiuto cuoco e infermiere. I superiori quindi gli affidarono l’incarico della questua in città, che lo costringeva a percorrere ogni giorno i famosi carrugi. Il popolo scriverà un giorno sotto la sua statua che fu << più beato nel dare che nel ricevere>>. Le sue parole semplici e spontanee avevano il segreto di confortare ogni dolore. La sera, quando rientrava in convento, era atteso sulla piazzetta da un numero cospicuo di bisognosi, ognuno con la su

SANT’ANTONIO MARIA ZACCARIA

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Nacque e Cremona nel 1502. Apparteneva ad uno dei casati più nobili e facoltosi di Cremona, discendente dalla famiglia patrizia degli Zaccaria, oriundo di Genova, legata alla storia gloriosa della città ligure, avendo occupato posti eminenti nel campo politico e militare. Rimasto subito orfano di padre nel primo anno di età, fu educato con cura dalla giovane e piisima madre. Dopo gli studi classici conseguì la laurea in medicina all’università di Padova a 22 anni. Ritornato a Cremona, oltre all’esercizio della sua professione, animò subito cenacoli di vita spirituale, organizzò personalmente la catechesi sulle verità cristiane per i laici adulti e, sotto la guida del domenicano Fra Battista da Crema, intraprese la via del sacerdozio. Diventato prete, fece da cappellano e confessore alla contessa Torelli di Guastalla, rimasta vedova in giovane età. Ardente di zelo e desideroso di contribuire alla Riforma della Chiesa, pieno dello spirito e della dottrina dell’apostolo Paolo, fon

BEATO GIACOMO ALBERIONE

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Giacomo Alberione, nato a Fossano (provincia Cuneo) il 4 aprile 1884. Seminarista ad Alba, nella notte che segna l’inizio del nuovo secolo (31 dicembre 1900) vive intensamente la lunga adorazione eucaristica che accende nel suo animo una luce straordinaria. Si sente irresistibilmente sollecitato a << fare qualcosa per il Signore e per gli uomini del nuovo secolo >>. Seguono anni di accurata preparazione: preghiera, studio e azione fanno maturare in lui un grande amore per la Chiesa; la comprensione che Gesù Cristo – il Maestro che si è proclamato Via, Verità e Vita – è il centro di tutta la storia, personale e collettiva; la convinzione che il  progresso non è solo un fatto culturale, ma è strumento prezioso per portare il messaggio di Cristo all’intera umanità. Ordinato sacerdote nel 1907, don Alberione diventerà “padre” di una schiera di figli e figlie spirituali che si impegneranno a rispondere ai << grandi bisogni del mondo d’oggi >>. La sua “famiglia” at

BEATO LUIGI GUANELLA

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Luigi Guanella nacque a fracisio di Campodolcino in Val San Giacomo (Sondrio) il 19 dicembre il 19 dicembre 1842. Il padre Lorenzo, era un uomo severo e stimato, per 24 anni sindaco di Campodolcino, la madre Maria Bianchi, una donna dolce e paziente, da loro nacqueo 13 figli. Il giorno della sua prima comunione, come lui stesso racconterà anni dopo, mentre al pascolo era raccolto in preghiera, in una visione la madonna gli indicò la sua missione in favore dei piccoli e dei poveri. A dodici anni Luigi ottenne un posto gratuito nel collegio Gallio di Como  e proseguì poi gli studi nei seminari diocesano (1854 – 1866). Quando tornvava al paese per le vacanze autunnali si immergeva nella povertà delle valli alpine; si interessava dei bambini e degli anziani e ammalati del paese, passando i mesi nella cura di questi, e nei ritagli si appassionava alla questione sociale, raccoglieva e studiava erbe medicinali, si infervorava leggendo la storia della Chiesa. In seminario teologico en

BEATA JEANNA JUGAN

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Nacque un piccolo borgo sulle alture che sovrastano la baia di Cancale in Bretangna (Francia). Fondatrice delle Piccole Sorelle dei Poveri, il 25 ottobre 1795. Cresciuta in assenza del padre, marinaio probabilmente disperso in mare, Jeanne vive  in pieno periodo rivoluzionario e la sua infanzia sarà inevitabilmente segnata dai tragici avvenimenti che coinvolsero il suo paese natale. Nel 1817, venticinquenne, Jeanne lascia Cancale e la famiglia e parte alla volta di Sant-Servan per servire i poveri. Nell’inferno del 1839, Jeanne accoglie in casa un’anziana donna, Anne Chauvin, cieca ed inferma, le cede il proprio letto andando ad alloggiare nel granaio. Questo,l’atto decisivo che l’avrebbe impegnata al servizio dei poveri ed avrebbe segnato l’inizio della famiglia religiosa da Lei fondata. Aiutata da alcune amiche, che insieme formeranno una piccola associazione, Jeanne accoglierà e si prenderà cura di un crescente numero di anziani ed anziane: lavorerò  per loro, andrà a mendicar

SAN CAMILLO DE LELLIS

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Nasce a Bucchianico, provincia di Chieti, il 25 maggio 1550, da Giovanni e Camilla de Compellis. Ha solo 13 anni, quando mamma Camilla muore, lasciandolo ribelle e sbandato. Riceve né buona educazione né buone amicizie. Per sbarcare il lunario entra nella carriera militare del tempo. Conosce virtù e vizi dei militari, ma non fa “carriera”. Al gioco perde i pochi gruzzoli. Ha 25 anni. Si converte il 2 febbraio 1575 sulla via di Manfradonia. Medita sulla vacuità della sua vita. Non più “mondo” è la decisione. Per dare un significato alla sua esistenza chiede di entrare nei Cappuccini. Per due volte viene mandato fuori perché << il ruvido saio Francesco sfrega il collo del piede e riapre la piaga>>. Un impedimento per diventare Cappuccino. Un segno del cielo che lo vuole altrove. Torna a Roma, all’ospedale degli incurabili: il San Giacomo, per curare la piaga. Difficile credere al cambiamento di Camillo: i dirigenti dell’Ospedale dubitano, ma poi si convincono e lo no

SANTA VIRGINIA CENTURIONE BRACELLI

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Virginia è figlia del doge Giorgio Centurione, di nobilissima famiglia genovese. Nasce Genova il 2 aprile 1587 e qui muore il 15 dicembre 1651. Pur desiderando una vita ascetica e claustrale, per obbedienza al padre va in sposa al nobile Gaspare Bracelli e da questi ha due figlie: Lelia ed Isabella. Rimane vedova a soli 20 anni e all’invito del padre a seconde nozze ella si oppone fermamente a va a stare con la suocera Maddalena Lomellini dove tra preghiera e vita santa di madre e di vedova, sistema le due figlie e si offre a Dio al servizio dei poveri del suo tempo. Accoglie nella sua casa ragazze che bussano alla sua porta, ferite nel corpo e nello spirito, per trovare aiuto e rifugio. Quando questa è insufficiente, cerca tra le nobili conoscenze una sede per dar loro indirizzo,certezza e retta vita. Nel 1630 chiede ed ottiene da Donna Placida, moglie del Duca Doria e sua amica, il convento e la chiesa del Monte Calvario in affitto. Qui Virginia vede realizzarsi il sogno e l’i

SANTO ANNIBALE MARIA DI FRANCIA

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Annibale Maria di Francia (1851-1927), proclamato santo da Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004. Qualche mese prima dell’ordinazione sacerdotale, l’incontro provvidenziale con un mendicante lo mise a contatto con la triste realtà sociale e morale del quartiere più povero di Messina, aprendogli il cammino di quello sconfinato amore verso i poveri e gli orfani che diverrà una caratteristica della sua vita. Nel 1882 diede inizio ai primi orfanotrofi. La sua preoccupazione, però, non fu solo quella di dare il pane e un lavoro, ma di offrire ai suoi assisti un clima familiare che favorisse il processo formativo  teso a far loro amare Dio e il prossimo. << Chi evangelizzatori i poveri-amava ripetere-se mancano gli evangelizzatori? Chi guiderà il popolo nelle vie di Dio, se mancano i pastori?>>. Intuì che il rimedio per ottenere sacerdoti e religiose che incarnassero l’amore compassionevole di Cristo  per le << folle abbandonate senza pastore >> era il Roga

PADRE AGOSTINO PLANQUE

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Padre Agostino Planque, un prete con la passione per l’annuncio del Vangelo ai lontani, nasce nel 1826 a Chemy (Francia) da una famiglia di contadini. Entra in seminario da ragazzo e viene ordinato sacerdote nel 1850. Suo sogno è quello di essere missionario e la provvidenza gli mostra la strada. Con l’inserzione su un giornale, nel 1856 il vescovo De Marion Brèsillac lancia un appello: cerca uomini disposti a partire nelle regioni più abbandonate e difficili dell’Africa nera. Padre Planque decide di aderire a questo appello e sarà uno dei primi membri della Società Missioni Africane fondate da monsignor De Brèsillac. Alla morte prematura, in Sierra Leone, del Fondatore,padre Planque accetta il compito di continuare l’opera iniziata, conservandone lo spirito e lo scopo. Dagli inizi si intuisce la necessità di avere delle suore perché un intero settore sfuggiva all’opera di evangelizzazione, quello delle donne e dei bambini ai quali i missionari non avevano accesso. Padre Ago