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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

SANTA ELISABETTA

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Figlia di Andrea II il Gerosolimitano, re di Ungheria, Galizia e Lodomira, e della sua prima moglie Gertrude di Merania, nel 1211 venne promessa in sposa al primogenito del langravio di Turingia Ermanno I, per suggellare l'alleanza delle due dinastie nella lotta contro l'imperatore Ottone IV: venne inviata a Wartburg, presso la corte di Turingia, dove venne educata dalla futura suocera, Sofia di Baviera. Essendo morto nel 1213 Ermanno, il promesso sposo, nel 1221 si unì in matrimonio a suo fratello minore Ludovico IV, detto il Santo, che aveva ereditato i domini del padre nel 1217. Dal loro matrimonio nacquero tre figli: Ermanno, Sofia (poi moglie di Enrico II di Brabante) e Gertrude, che divenne badessa del monastero premostratense di Altenberg. L'11 settembre del 1227 Ludovico IV morì ad Otranto, mentre aspettava per imbarcarsi con Federico II alla volta della Terra Santa, dove doveva partecipare alla sesta crociata. La vedova, già molto attiva nelle o

SAN FRANCESCO D’ASSISI

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Francesco, che aveva almeno un fratello di nome Angelo, nacque nel 1182 da Pietro di Bernardone e dalla nobile Giovanna Pica, in una famiglia della borghesia emergente della città di Assisi, che, grazie all'attività di commercio di stoffe, aveva raggiunto ricchezza e benessere. Sua madre lo fece battezzare con il nome di Giovanni (dal nome di Giovanni Battista) nella chiesa costruita in onore del patrono della città, il vescovo e martire Rufino, cattedrale dal 1036. Tuttavia il padre decise di cambiargli il nome in Francesco, insolito per quel tempo, in onore della Francia che aveva fatto la sua fortuna. La sua casa, situata al centro della città, era provvista di un fondaco utilizzato come negozio e magazzino per lo stoccaggio e l'esposizione di quelle stoffe che il mercante si procurava con i suoi frequenti viaggi in Provenza. Il padre Pietro vendeva la sua pregiata merce in tutto il territorio del Ducato di Spoleto in cui all'epoca rientrava anche la città di A

SANT’AGATA DA CATANIA

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Secondo la leggenda, Agata nacque in una famiglia siciliana ricca e nobile, nell'anno 235, indicata come di origine palermitana, ma da altre fonti catanese. Agata, assieme a   santa Cristina ,   santa Ninfa   e sant'Oliva , è una delle quattro sante protettrici della Città Felicissima ossia Palermo,   caput regni et sedis regis   della Sicilia ( Santa Rosalia nascerà nel   XII secolo ). La sua statua è presente nell'ordine superiore della facciata est dei   Quattro Canti di Città , a protezione del quartiere Tribunali (generalmente noto come   Kalsa ). I documenti narrativi del martirio di Agata indicano però in tre punti che, sebbene possa essersi rifugiata a Palermo alla Guilla, la Santa è nata a Catania: il primo punto è quello relativo all'inizio del processo, secondo il testo fornito dalla redazione latina. Tale redazione esordisce rilevando nel vers. 1 che Agata fu martirizzata a Catania; nel vers. 24 la stessa redazione latina riferisce che Quinziano inter

SAN BENEDETTO DA NORCIA

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San Benedetto, fratello di   santa Scolastica , nacque verso il 480 nella città umbra di Norcia. Il padre Eutropio, figlio di Giustiniano Probo della   gens Anicia , era Console e Capitano Generale dei   Romani   nella regione di Norcia, mentre la madre era Abbondanza Claudia de' Reguardati di Norcia; quando ella morì, secondo la tradizione, i due fratelli furono affidati alla nutrice Cirilla. A 12 anni fu mandato con la sorella a Roma a compiere i suoi studi, ma come racconta   papa Gregorio I   nel secondo libro dei Dialoghi,sconvolto dalla vita dissoluta della città   «ritrasse il piede che aveva appena posto sulla soglia del mondo per non precipitare anche lui totalmente nell'immane precipizio. Disprezzò quindi gli studi letterari, abbandonò la casa e i beni paterni e cercò l'abito della   vita monastica   perché desiderava di piacere soltanto a   Dio » . All'età di 17 anni, insieme con la sua nutrice Cirilla, si ritirò nella   valle dell'Aniene   pr

BEATA MARIA CELINA DELLA PRESENTAZIONE

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Jeanne-Germaine Castang nacque il 24 maggio 1878 a Nojals, nel Sud della Francia, quinta di dodici figli, in una famiglia povera ma profondamente cristiana. Sin dall’infanzia una paralisi la privò dell’uso di una gamba, rendendola così claudicante. Nonostante ciò non mancò di rendersi utile per quanto possibile nei lavori domestici e nella cura dei fratelli e sorelle minori, in particolare dopo la morte prematura della madre e l’ingresso della sorella maggiore in convento. Ella poté frequentare le scuole presso le Suore di San Giuseppe, nella sua città natale, e lo studio la condusse ad una più intensa religiosità, nonché alla nascita del desiderio di abbracciare la vita claustrale. Tale desiderio dovette però attendere e Jeanne-Germaine, passata all’istituto delle suore di Nazareth di Bordeaux, poté qui rivecere per la prima volta l’Eucaristia e dare inizio ad una vera e propria opera di perfezionamento interiore, accompagnata anche dalla sofferenza fisica. Poche giovamento le av

SANTA BERNADETTE

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I suoi genitori, François Soubirous ( 1807   -   1871 ) e Louise Castérot ( 1825   -   1866 ), gestivano il   mulino   di Boly, dove ella nacque il 7 gennaio del 1844. Fu battezzata due giorni più tardi, il 9 gennaio, primo anniversario di matrimonio dei suoi genitori, nella chiesa parrocchiale di San Pietro. Dopo di lei, i due coniugi ebbero altri sei figli: Marie, detta Toinette   (1846 - 1892), Jean-Marie (1851- 1919), Justin, morto prematuramente (1855- 1865), Bernard-Pierre (1859 -1931) e altri due che morirono in tenera età. La crisi che colpì la   Francia   agricola si abbatté anche sulla sua famiglia, che visse in estrema povertà. Bernadette conobbe la fame e la malattia: nei primi anni, prima di trasferirsi definitivamente a   Nevers , Bernadette visse con la famiglia nel cosiddetto   cachot , una casa divenuta di proprietà di un cugino del padre caratterizzata esclusivamente da una stanza di appena 16 mq, scura e malsana, in quanto precedentemente fu un carcere citt

PAPA GIOVANNI PAOLO II

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Karol Wojtyła era il terzo figlio di Emilia, nata Kaczorowska ( 1884 - 1929 ), e di Karol Wojtyła senior ( 1879 - 1941 ), ex-ufficiale dell'esercito asburgico. Da giovane veniva chiamato dagli amici e dai familiari "Lolek". Sua madre Emilia morì nel   1929   per insufficienza   renale   e per una malattia cardiaca congenita. Quando Karol, che aveva 9 anni, seppe della notizia disse: «Era la volontà di Dio». Suo fratello maggiore, Edmund, di professione   medico , noto anche come Mundek, morì nel   1932   per aver contratto la   scarlattina , all'età di 26 anni, da un paziente. La sorella Olga, invece, era morta poco dopo la nascita nel   1914 , prima ancora, dunque, che Karol nascesse. Dopo la morte della madre Emilia, suo padre, uomo molto religioso, si impegnò con tutte le forze per fare studiare il figlio Karol. La sua gioventù venne segnata da un intenso rapporto con l'allora numerosa e viva comunità   ebraica   di   Wadowice . Nell'estate d