DINO BERNARDINO PICCINELLI
P.
Bernardino (al secolo Dino) M. Piccinelli nasce a S. Benedetto Val di Sambro,
località Madonna dei Fornelli, il 24 gennaio 1905 da Agostino e da Adalgisa
Marsigli.
Rimasta
vedova nel 1906 quando il piccolo Dino non aveva ancora due anni, la mamma si
risposò nel 1909 con Giuseppe Laffi, dal quale ebbe altri due figli, oltre ai
quattro già avuti dal defunto sposo.
Avendo
il Laffi ottenuto lavoro presso l'arsenale militare di Bologna, la famiglia si
trasferì nel capoluogo emiliano, trovando abitazione nei pressi della Chiesa
dei Servi, che divenne il luogo sacro frequentato da loro, particolarmente da
Dino in veste di chierichetto.
In
seguito alla domanda di entrare nell'Ordine dei Servi di Maria, il dodicenne
Dino Piccinelli viene accolto nel 1917
nel convento di Montefano in provincia di Macerata, per compiervi gli
studi ginnasiali e l'anno di noviziato (1917-1921).
Il
primo anno di filosofia viene trascorso da fr. Bernardino (nuovo nome assunto
al momento della vestizione) a Bologna (1921-22); nel successivo anno
scolastico (1922-23) egli, per ordine dei superiori, interrompe gli studi
filosofici per dedicarsi all'insegnamento della quarta elementare nel collegio
di Ronzano in aiuto al P. Maestro, P. Benedetto M. Marconi.
Il
secondo anno di filosofia di fr. Bernardino (1923-24) viene ultimato a Firenze,
presso il santuario della SS. Annunziata; nel quadriennio seguente (1924-28)
egli si porta a Roma dove, compiuti gli studi teologici, viene consacrato
sacerdote (5 febbraio 1928) e dove altresì consegue il dottorato in teologia
(giugno 1928).
Il
primo anno di lavoro apostolico (1928-29) P. Bernardino lo trascorre a Reggio
Emilia, risiedendo presso il santuario cittadino della Madonna della Ghiara.
Negli anni 1929-1936 P. Piccinelli viene assegnato di famiglia nel convento di
Ronzano, dapprima come vice-maestro dei giovani postulanti (1929-32), poi come
padre Maestro degli stessi (1932-36).
Dopo
un anno (1936-37) trascorso nuovamente a Reggio Emilia nel duplice incarico di
priore della comunità e padre maestro dei giovani, con il capitolo provinciale
del 1937 P. Bernardino viene nominato parroco della parrocchia del S. Cuore ad
Ancona, in sostituzione del cugino P. Giovanni M. Rossi eletto priore
provinciale. Nei successivi 47 anni P. Bernardino rimase sempre di famiglia al
convento del S. Cuore, fino al giorno della sua dipartita.
Dal
1937 al 1968 per ben 31 anni ricopre l'ufficio di parroco, alternandosi con
altri frati nell'ufficio di priore della comunità.
Nominato
Vescovo Ausiliare dell'Archidiocesi Anconetana nel 1966, ne diviene anche
Vicario Generale, conservando per privilegio pontificio il precedente ufficio
di parroco fino all'anno 1968.
Nel
1980, allo scadere del 75mo anno d'età, P. Bernardino dà le dimissioni
dall'ufficio di Vicario Generale e Vescovo Ausiliare, dimissioni che vengono
accettate, la prima nel 1980 e la seconda nel 1983 a causa della sua malferma
salute.
Il
1° ottobre 1984 P. Bernardino Piccinelli lascia questa vita tra il rimpianto di
tutti coloro che ne avevano apprezzato le alte virtù e i grandi meriti, anche
civili.
L’inchiesta
diocesana per la causa di beatificazione, iniziata il 16 marzo 1996 ad Ancona e ivi conclusa l’8 ottobre 2006, fu
riconosciuta valida dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 30 novembre
2007. È attualmente in fase di ultimazione l’allestimento della Positio super
virtutibus.
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