SAN FRANCESCO DI SALES
Nato
a Thorens il 21 agosto 1567, concluse a Lione i suoi giorni, consunto dalle
fatiche apostoliche, il 28 dicembre del 1622, l’anno della canonizzazione di
San Filippo Neri, che Francesco conosceva attraverso la Vita scritta dal Gallonio,
a lui inviata dall’amico Giovanni Giovenale Ancina. Iscritto nell’albo dei
Beati nel 1661, fu canonizzato nel 1665 e proclamato Dottore della Chiesa nel
1887 da Leone XIII.
Francesco
di Sales si formò alla cultura classica e filosofica alla scuola dei Gesuiti,
ricevendo al tempo stesso una solida base di vita spirituale. Il padre, che
sognava per lui una brillante carriera giuridica, lo mandò all’università di
Padova, dove Francesco si laureò, ma dove pure portò a maturazione la vocazione
sacerdotale. Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del
Chablais, dominata dal Calvinismo, e si dedicò soprattutto alla predicazione,
scegliendo non la contrapposizione polemica, ma il metodo del dialogo.
Per
incontrare i molti che non avrebbe potuto raggiungere con la sua predicazione,
escogitò il sistema di pubblicare e di far affiggere nei luoghi pubblici dei
“manifesti”, composti in agile stile di grande efficacia. Questa intuizione,
che dette frutti notevoli tanto da determinare il crollo della “roccaforte”
calvinista, meritò a S. Francesco di essere dato, nel 1923, come patrono ai
giornalisti cattolici.
A
Thonon fondò la locale Congregazione dell’Oratorio, eretta da Papa Clemente
VIII con la Bolla “Redemptoris et Salvatoris nostri” nel 1598 “iuxta ritum et
instituta Congregationis Oratorii de Urbe”. Il suo contatto con il mondo
oratoriano non riguardò tanto la persona di P. Filippo, quanto quella di alcuni
tra i primi discepoli del Santo, incontrati a Roma quando Francesco vi si recò
nel 1598-99: P. Baronio, i PP. Giovanni Giovenale e Matteo Ancina, P. Antonio
Gallonio.
L’impegno
che Francesco svolse al servizio di una vastissima direzione spirituale, nella
profonda convinzione che la via della santità è dono dello Spirito per tutti i
fedeli, religiosi e laici, fece di lui uno dei più grandi direttori spirituali.
La sua azione pastorale - in cui impegnò tutte le forze della mente e del cuore
- e il dono incessante del proprio tempo e delle forze fisiche, ebbe nel
dialogo e nella dolcezza, nel sereno ottimismo e nel desiderio di incontro, il
proprio fondamento, con uno spirito ed una impostazione che trovano eco
profondo nella proposta spirituale di San Filippo Neri, la quale risuona
mirabilmente esposta, per innata sintonia di spirito, nelle principali opere
del Sales - “Introduzione alla vita devota, o Filotea”, “Trattato dell’amor di
Dio, o Teotimo” - come pure nelle Lettere e nei Discorsi.
Fatto
vescovo di Ginevra nel 1602, contemporaneamente alla nomina dell’Ancina,
continuò con la medesima dedizione la sua opera pastorale. Frutto della
direzione spirituale e delle iniziative di carità del Vescovo è la fondazione,
in collaborazione con S. Francesca Fremiot de Chantal, dell’Ordine della
Visitazione, che diffuse in tutta la Chiesa la spiritualità del S. Cuore di
Gesù, soprattutto attraverso le Rivelazioni di Cristo alla visitandina S.
Margherita Maria Alacocque, con il conseguente movimento spirituale che ebbe
anche in molti Oratori, soprattutto dell’Italia Settentrionale, centri di
convinta adesione.
Commenti
Posta un commento