BENEDETTA CAMBIAGIO FRASSINELLO
Il
Benedetta Cambiagio Frassinello la
Chiesa ci addita un esempio di Santa che fu sposa, madre,
religiosa e fondatrice.
Ella si lasciò condurre dallo Spirito attraverso
l’esperienza matrimoniale, di educatrice e di consacrazione religiosa fino a
fondare un Istituto, che, caso unico nell’agiografia cristiana, guidò con la
collaborazione generosa e discreta del marito.
Benedetta
nasce a Langasco (GE) il 2.10.1791 e viene battezzata due giorni dopo. Quando
ancora è ragazzina, la sua famiglia si trasferisce a Pavia. Riceve dai genitori
una profonda educazione cristiana che radica nel suo animo i principi della
fede e plasma il suo carattere volitivo e perseverante. Verso i 20 anni ha una
forte esperienza interiore che accresce l’amore alla preghiera, alla vita
religiosa e persino all’eremo. Tuttavia la famiglia la indirizza al matrimonio
e il 7.2.1816 sposa Giovanni Battista Frassinello, di Ronco Scrivia, trasferito
a Vigevano. Il giovane entra così nella sua vita, ne abbraccia gli ideali e,
dopo due anni di matrimonio, fa con la sposa il voto di castità perfetta.
Inizia la storia di questo singolarissimo matrimonio: il marito collabora con
la moglie in tutte le sue opere, condividendone le motivazioni profonde; le
sopravvive di quindici anni.
Nel 1826, dopo una breve
esperienza di vita religiosa, si dedicano all’accoglienza, all’emancipazione
dalle difficoltà della strada e alla educazione umano cristiana di fanciulle
povere e abbandonate. Inizia l’ “Opera di Dio” apprezzata dalle autorità e
inserita nella vita sociale di Pavia in un periodo in cui l’istituzione della
scuola è accolta come la vera apportatrice di benessere. E’ la prima donna
della città e della provincia ad avvertirne il bisogno: l’ IRG Austriaco le
riconosce il titolo di “Promotrice della Pubblica Istruzione”.
Una
violenta campagna anticlericale, però obbliga Benedetta a lasciare Pavia ed
ella con alcune collaboratrici e con il marito, giunge a Ronco nel 1838. Qui
sviluppa la sua opera e fonda la sua famiglia religiosa: le Benedettine della
Provvidenza, che nel 1847 estende anche Voghera. Questa sede, quarant’anni dopo
la sua morte, per opera del Vescovo diocesano, diviene di diritto un Istituto
indipendente.
Donna
coraggiosa, ricca di fiducia della Divina Provvidenza, di amore a Dio
attraverso la povertà e la carità, nel 1851 ritorna a Pavia, S.Gregorio e nel
1857, nel recarsi a Genova S. Quirico per una nuova fondazione, si ammala.
Muore santamente a Ronco il 21.3.1858.
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