SAN CAMILLO DE LELLIS
Nasce
a Bucchianico, provincia di Chieti, il 25 maggio 1550, da Giovanni e Camilla de
Compellis. Ha solo 13 anni, quando mamma Camilla muore, lasciandolo ribelle e
sbandato. Riceve né buona educazione né buone amicizie. Per sbarcare il lunario
entra nella carriera militare del tempo. Conosce virtù e vizi dei militari, ma
non fa “carriera”. Al gioco perde i pochi gruzzoli. Ha 25 anni. Si converte il
2 febbraio 1575 sulla via di Manfradonia. Medita sulla vacuità della sua vita.
Non più “mondo” è la decisione. Per dare un significato alla sua esistenza
chiede di entrare nei Cappuccini. Per due volte viene mandato fuori perché
<< il ruvido saio Francesco sfrega il collo del piede e riapre la
piaga>>. Un impedimento per diventare Cappuccino. Un segno del cielo che
lo vuole altrove.
Torna
a Roma, all’ospedale degli incurabili: il San Giacomo, per curare la piaga.
Difficile credere al cambiamento di Camillo: i dirigenti dell’Ospedale
dubitano, ma poi si convincono e lo nominato “maestro di casa”. << Dio
non mi ha voluto Cappuccino…è segno che mi vuole qui, al servizio di questi
poveri infermi >>. D’ora in poi “servire i malati” è la sua missione. Lo
scopo vita. La via di perfezione. << Non crediate ch’io abbia altri
pensieri per la testa se non di servire gli infermi e i poveri e morire per
loro, è questo ogni mio diletto >>. << Questa è la mia vocazione….e
tutto il mio fine, servire ai poveri infermi, come ai miei Re e Principi. Servendo a loro servo a Cristo…>>
(San Camillo).
Il
suo cuore è grande, ma è solo. Le sue braccia forti ma solo due. Tanti sono i
bisogni dei malati. Decide di fondare una << Compagnia di uomini pii e
dabbene >>: I Camilliani,a cui affidare “Il testimone” del suo modo di
<< curare i malati per amore di Dio >>. Segno distintivo per i suoi
chiede a Papa Sisto V che sia una croce di panno rosso, cucita sulla talare
all’altezza del petto.
Alla
scuola del vangelo della Misericordia, Camillo diventa angelo di carità. Servo
di ogni malato. Pioniere della moderna Riforma Sanitaria. << Maestro di
una nuova scuola di Carità >>. come lo chiama Benedetto XIV.
Alto
quasi due metri, muore il 14 luglio 1614, gigante di Carità. Nel 1746 Benedetto
XIV lo proclama Santo. Patrono dei malati degli Ospedali, degli Operatori
Sanitari nel 1886. “Antesignano dell’ Assistenza Sanitaria sui campi di
battaglia” nel 1970 dalla Suprema Autorità Militare.
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