SAN NICOLA DA TOLENTINO
Nacque
nel 1245 a Castel Sant'Angelo in Pontano nella diocesi di Fermo. A 14 anni
entrò fra gli eremitani di sant'Agostino di Castel Sant'Angelo come oblato,
cioè ancora senza obblighi e voti. Più tardi entrò nell'ordine e nel 1274 venne
ordinato sacerdote a Cingoli. La comunità agostiniana di Tolentino diventò la
sua «casa madre» e suo campo di lavoro il territorio marchigiano con i vari
conventi dell'Ordine, che lo accoglievano nell'itinerario di predicatore.
Dedicava buona parte della sua giornata a lunghe preghiere e digiuni. Un asceta
che diffondeva sorriso, un penitente che metteva allegria. Lo sentivano
predicare, lo ascoltavano in confessione o negli incontri occasionali, ed era
sempre così: veniva da otto-dieci ore di preghiera, dal digiuno a pane e acqua,
ma aveva parole che spargevano sorriso. Molti venivano da lontano a
confessargli ogni sorta di misfatti, e andavano via arricchiti dalla sua
fiducia gioiosa. Sempre accompagnato da voci di miracoli, nel 1275 si stabilì a
Tolentino dove resterà fino alla morte il 10 settembre 1305
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