SAN PAOLO DELLA CROCE





Nacque a Ovada, nel Monferrato, da Luca Danei e Anna Maria Massari, entrambi ferventi cattolici il 3 gennaio1694 e venne battezzato il 6 gennaioricevendo il nome composto di PaoloFrancesco.
Nel 1701 l'intera famiglia si trasferì aCastellazzo Bormida in una casa di loro proprietà ed ancora oggi esistente, nell'attuale vicolo Daneo.
Ricevette la sua prima educazione da un sacerdote che teneva una scuola per ragazzi a Cremolino (AL).
Fin da fanciullo mostrò molto interesse per la religione evidenziando una spiccata spiritualità: trascorreva molto tempo in preghiera, partecipava ogni giorno alla messa, e si accostava con frequenza ai sacramenti. Nello stesso tempo attendeva ai suoi doveri di studente, dedicando i suoi ritagli di tempo libero alla lettura e alla visita di chiese; qui trascorreva molto tempo nell'adorazione prima di ricevere l'eucaristia, per la quale aveva un'ardente devozione. Nel 1713, secondo quanto emerge dalla tradizione, un "intervento della grazia" avrebbe operato la sua completa conversione spirituale. All'età di quindici anni lasciò la scuola e tornò nella sua casa di Castellazzo.
Durante la sua prima giovinezza rinunciò ad un matrimonio vantaggioso e ad una cospicua eredità lasciatagli da un suo zio sacerdote. Tenne per sé solamente il libro del Breviario.
Nel medesimo anno, rivestito di una tunica nera dal vescovo di Alessandria Gian Francesco Arborio di Gattinara, suo padre spirituale, portando l'emblema della passione di Gesù, scalzo e a capo scoperto, si ritirò in un'angusta cella dietro la chiesa dei Santi Carlo ed Anna in Castellazzo Bormida. In questa cella trascorse tutto l'inverno 1721-1722, vi stese la Regola della nuova congregazione sulla base delle indicazioni che avrebbe ricevute in una visione, come riporta nell'introduzione alla copia originale della Regola stessa.
Deluso si ritirò nell'eremo della Santissima Annunziata, sul monte Argentario, dove fu raggiunto dal fratello Giambattista, che nel frattempo aveva ricevuto l'abito di religioso dal di Gattinara.
Su invito del vescovo di Gaeta, il teatino Carlo Pignatelli, Paolo ed il fratello si trasferirono presso il Santuario della Madonna della Catena, ove risedettero nel 1722 ed 1723, per poi trasferirsi a Troia in provincia di Foggia ove il vescovo Emilio Cavalieri lo aiutò nella correzione della Regola e patrocinò il ricevimento a Roma da parte del papa, Benedetto XIII, che lo autorizzò ad accogliere altri compagni nel nuovo ordine. Lo stesso papa Benedetto XIII, il 7 giugno 1727, lo ordinò sacerdote nella basilica di San Pietro in Vaticano.
La Congregazione venne approvata da Benedetto XIV il 15 maggio 1741.
Dopo l'approvazione della Regola e dell'Istituto, il primo capitolo si tenne al Ritiro della Presentazione sul Monte Argentario (GR) il 10 aprile 1747. Durante questo capitolo Paolo, che era accompagnato dal fratello Giovanni Battista, contro la sua volontà fu eletto all'unanimità primo superiore generale e tale carica egli ricoprì fino al giorno della sua morte.
Il 3 maggio 1771 Paolo, con la collaborazione della venerabile madre Crocifissa Costantini, fondò le Claustrali Passioniste.
Fu instancabile nei suoi doveri apostolici e mai, fino alla sua ultima ora, rigettò qualche aspetto del suo austero modo di vivere. Infine, affetto da una grave malattia, morì per l'austerità praticata e per l'età avanzata a Roma, il 18 ottobre 1775.

La devozione alla Croce, la passione per Dio e lo zelo nella pratica delle virtù di vita cristiana sono le caratteristiche principali della venerazione di Paolo come santo.
Secondo i credenti, i numerosi miracoli attribuitigli dimostrano che Paolo godeva del favore di Dio. Per cinquant'anni pregò per la conversione dell'Inghilterra e lasciò la sua devozione come eredità spirituale.
Il 1º ottobre 1852 (o il 10 maggio 1853) venne proclamato beato da Pio IX e il 29 giugno 1867 lo stesso Pio IX lo canonizzò e venne eretta in San Pietro una monumentale statua, opera dello scultore Iaconetti.Viene commemorato il 19 ottobre in seguito alla riforma liturgica operata da Paolo VI, ma si ricorda sempre il 28 aprile per chi segue gli ordinamenti del Motu ProprioSummorum Pontificum di Benedetto XVI.




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