SAN PIETRO CALUNGSOD
Fu uno dei giovani
catechisti, che accompagnarono i missionari gesuiti spagnoli, che partendo
dalle Isole Filippine, sbarcarono alle Isole Ladroni, successivamente chiamate
Marianne, situate nell’Oceano Pacifico Occidentale, dipendenza della Spagna,
fin dalla loro scoperta nel 1521 da parte di Fernando Magellano.
Pedro Calungsod Bissaya,
originario della regione di Visayas nelle Filippine, era nato nel 1654 a
Ginatilan (o Naga di Cebu) e fin da ragazzo frequentò la missione dei Gesuiti,
divenendo poi catechista.
La vita nelle Isole
Ladroni, come le chiamò Magellano, era veramente difficile, giungla troppo
fitta, scogliere ripide, con frequenti e devastanti tifoni, approvvigionamenti
per la missione non regolari; nonostante ciò la perseveranza dei missionari fu
premiata con numerose conversioni.
Però un guaritore
cinese, invidioso del loro successo, prese a spargere la voce fra gli indigeni,
che l’acqua del battesimo fosse avvelenata, per cui alcuni bambini erano morti;
per la verità questi bambini erano stati battezzati già gravemente ammalati e
poi erano deceduti; ma questo bastò e molti gli credettero, rinnegando la fede
cristiana e presero a perseguitare i missionari appoggiati da alcuni indigeni
superstiziosi e di non retta condotta.
Il 2 aprile 1672
all’alba, il superiore della missione, il beato gesuita Diego Luis de San
Vitores e il giovane catechista di 17 anni Pedro Calungsod, giunsero al
villaggio di Tomhom nell’isola di Guam; lì seppero che era nata una bambina,
figlia di Matapang, che un tempo era stato cristiano e amico dei missionari, ma
che poi convinto dal guaritore cinese Choco, era diventato contrario.
Matapang rifiutò di
battezzare la figlia, i missionari sicuri di poterlo convincere, radunarono i
bambini e gli adulti del villaggio per pregare e cantare insieme e per parlare
delle verità cristiane, invitandolo ad unirsi a loro, ma l’uomo rifiutò,
gridando ed imprecando contro Dio ed i loro insegnamenti.
Sempre più in preda
all’odio si recò al villaggio per avere un appoggio per ucciderli, rivolgendosi
ad un certo Hirao, il quale memore della bontà dei missionari in un primo
momento rifiutò; nel frattempo padre Diego con il consenso della madre battezzò
la bambina, quando Matapang apprese la notizia, prese a scagliare furiosamente
numerose frecce contro Pietro.
Il giovane catechista
molto agile, riuscì in un primo momento a schivarle, poteva scappare del tutto,
ma per non lasciare solo padre Diego, non lo fece, ne si difese perché
disarmato, come era regola per i catechisti; alla fine fu raggiunto da una
freccia al petto cadendo stramazzato, padre Diego accorse e gli diede
l’assoluzione.
Sopraggiunse Hirao che
lo finì con un colpo alla testa, stessa sorte toccò a padre Diego Luis de San
Vitores, ucciso con una lancia; i due cadaveri spogliati dalle loro poche cose,
vennero portati al largo su una barca e gettati nell’Oceano.
Il 6 ottobre 1985 padre
Diego venne beatificato da papa Giovanni Paolo II; il 27 gennaio 2000 è stato
riconosciuto il martirio del giovane catechista filippino Pedro Calungsod, il
quale è stato beatificato dallo stesso pontefice il 5 marzo 2000. Primi martiri
e apostoli delle Isole Marianne.
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