MONACO FRÈRE ROGER TAIZÉ



Nasce a Provence ,12 maggio 1915 figlio di un pastore protestante svizzero, dal 1937 al 1940 ha studiato teologia riformata a Strasburgo e Losanna.
Nel 1940, a venticinque anni, viaggiando in bicicletta si trasferì in Francia, paese di sua madre. Per diversi anni aveva sofferto di tubercolosi polmonare. La lunga malattia aveva maturato in lui il richiamo a creare una comunità i cui valori fondamentali fossero la semplicità e la benevolenza del cuore, nella fedeltà al Vangelo.
Quando cominciò la seconda guerra mondiale si sentì chiamato a imitare sua nonna, la quale durante la prima guerra mondiale aveva aiutato in tutte le forme possibili le persone provate dal conflitto. Cercò quindi un posto dove stabilirsi e lo trovò nei pressi di Cluny, storica sede di un'importante esperienza monastica. Nel piccolo villaggio di Taizé, in Borgogna, rimase colpito dalle suppliche di un'anziana abitante di quel paesino che gli chiedeva di fermarsi su quella collina. Inoltre, Taizé era vicinissimo alla linea di demarcazione che divideva in due la Francia: era ben collocato per accogliere i rifugiati che fuggivano la guerra.
Grazie a un modico prestito, Roger poté comprare una casa abbandonata da anni con degli edifici adiacenti. Propose alla sorella Geneviève di venire ad aiutarlo nel servizio dell'accoglienza. Le disponibilità economiche erano poche. Non avendo acqua corrente, andavano ad attingere al pozzo del villaggio. Il cibo era modesto; mangiavano specialmente minestre a base di farina di granoturco comperata a poco prezzo al vicino mulino.
Cominciò quindi ad accogliere e ad aiutare i profughi della guerra, soprattutto ebrei.
Molto discreto, anche in considerazione della diversa fede di molti ospiti, Roger pregava da solo: andava a cantare lontano dalla casa, nel bosco. Affinché i rifugiati, ebrei o agnostici, non si trovassero a disagio, Geneviève spiegava a tutti che era meglio per chi lo desiderava pregare da solo nella propria stanza.
I genitori di Roger, sapendo che il figlio e la figlia erano in pericolo, chiesero a un amico di famiglia, ufficiale francese in pensione, di vegliare su di loro. Questi lo fece coscienziosamente e nell'autunno 1942 avvertì Roger che erano stati scoperti dalla Gestapo e che dovevano andarsene subito da Taizé. Roger vi poté ritornare solo nel1944, ma non più solo: si erano nel frattempo uniti a lui alcuni fratelli che avevano iniziato insieme una vita comune che continuarono a Taizé.
Nel 1945 un giovane della regione di Taizé creò un'associazione che si faceva carico di ragazzi rimasti orfani per la guerra. Propose alla comunità di frère Roger di accoglierne un certo numero a Taizé. La comunità, costituita di soli uomini, capì che non poteva occuparsi di ragazzi. Fu allora che frère Roger chiese a sua sorella Geneviève di ritornare a Taizé per prendersene cura e per fare loro da madre. Di domenica, poi, i fratelli accoglievano anche dei prigionieri di guerra tedeschi internati in un campo vicino a Taizé. Poco alla volta qualche altro giovane venne ad unirsi ai primi fratelli e il giorno di Pasqua 1949 si impegnarono tutti al celibato, alla vita comune e alla semplicità di vita. Nel silenzio di un lungo ritiro durante l'inverno 1952-1953, frère Roger scrisse la Regola di Taizé, esprimendo per i fratelli “l'essenziale permettendo la vita comune”.
Il 16 agosto 2005, durante la preghiera pubblica serale, frère Roger venne aggredito e ucciso da una squilibrata che gli si era avvicinata con un coltello. Circa 12 000 persone parteciparono alla cerimonia funebre il 23 agosto 2005. Le esequie in rito cattolico furono presiedute dal cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, nella chiesa della Riconciliazione a Taizé.
Il successore di frère Roger alla guida della comunità è frère Alois. Lo stesso frère Roger lo aveva indicato per questo servizio alcuni anni prima.





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