MARIA DOMENICA MAZZARELLO
Maria
fu la primogenita di sette figli di una modesta coppia di mezzadri, Giuseppe e
Maddalena Calcagno, della parrocchia di Tramontana (AL). Nacque il 9 maggio
1837 e partecipò giovanissima al lavoro familiare. Iscritta all'Associazione
delle Figlie di Maria Immacolata, vi insegnò il catechismo.
All'età di 23 anni, fu colpita da una grave forma di tifo,
che la cambiò non solo fisicamente. Decise così di imparare il mestiere di
sarta e di aprire con un'amica, Petronilla, un laboratorio di sartoria per
l'educazione delle ragazze.
Grazie
anche alla protezione e all'opera del parroco del paese, don Pestarino, altre
ragazze ne seguirono l'esempio e diedero vita a una comunità.
Nel 1864, conobbe Giovanni
Bosco, in visita a Mornese,
che restò piacevolmente colpito dalla ragazza. Fu lo stesso don Bosco, nel 1872, a sceglierla come
iniziatrice dell'Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice e nello stesso anno
assunse i voti, assieme alle sue compagne.
Nel 1879 la casa madre dell'istituto fu
trasferita a Nizza
Monferrato e vi morì
nel 1881 all'età di 44 anni. Le sue spoglie
riposano tuttora nel Santuario di Maria Ausiliatrice,
a Torino.
Alla
sua morte, l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice contava già 165 suore
e 65 novizie sparse in 28 case (19 in Italia,
3 in Francia e 6 in America)
Ai
fini della beatificazione la Chiesa
cattolica ritiene
necessario un miracolo:
nel caso di Maria Domenica Mazzarello ha ritenuto miracolosa la guarigione di
Ercolina Mazzarello, una bambina di quattro anni affetta da paralisi spinale
infantile, una forma di poliomielite.
Ercolina
era l'ultimogenita dei quattro figli dei coniugi Mazzarello. Nata nel luglio 1912 nei dintorni di Genova,
a tre mesi accusò i sintomi della malattia, perdendo l'uso delle gambe. Nel 1916 la madre, avendo letto in un
libriccino dedicato a suor Maria Mazzarello, allora venerabile,
che un bambino di quattro anni, pure affetto da paralisi, era guarito per
l'intercessione della religiosa, iniziò una novena.
Beatificata il 20 novembre 1938, fu canonizzata il 24 giugno 1951. Viene ricordata dalla Chiesa cattolica il 14 maggio.
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